Mostre
In tutta l'area dedicata alla festival sarà possibile visionare varie mostre inerenti il Giappone. A differenza dei workshop e delle esibizioni sul palco, queste resteranno disponibili ai visitatori per tutta la durata di Japan Matsuri. Alcune di queste rappresentano delle prime assolute per quanto riguarda il territorio svizzero e meritano particolare menzione.


"Tsunami - Un anno dopo"
Raccolta di foto a testimonianza del disastro causato dallo Tsunami dell'11 Marzo. Un parallelo tra le rovine dei giorni subito seguenti la catastrofe e lo stato di ricostruzione un anno dopo. I visitatori avranno la possibilità di vedere i progressi straordinari degli ultimi mesi e rendersi ancora maggiormente conto della devastazione dell'onda anomala.
La mostra è accompagnata da una serie di disegni di bambini giapponesi colpiti dallo Tsunami, atti a rappresentare lo stato d'animo di quest'ultimi.
Si ringrazia il Consolato di Ginevra per la messa a disposizione della mostra e il Camelia Club


Esposizione di Kimono
Da sempre considerato l'archetipo dell'abbigliamento giapponese, il kimono non si limita ad essere un semplice indumento. Spesso considerato anche come una forma di arte, racchiude in sè l'intrinseco senso del gusto nipponico e diventa quindi specchio della società e della cultura.
L'esposizione di kimono accompagnerà il pubblico attraverso una serie di storie, colori e sensazioni direttamente provenienti dal paese del Sol Levante.
Si ringrazia Paolo Agostinone per l'allestimento


Pittura giapponese, opere di Okumura Shoko
La maestra Okumura dipinge in stile tradizionale, conservando temi e caratteristiche dei grandi artisti giapponesi del passato. Paesaggi, animali simbolici come gru e composizioni floreali hanno sempre un legame diretto con le stagioni dell'anno, mettendo in luce sensibilità e rispetto nei confronti della natura e di tutto ciò che ne fa parte, uomo compreso. I soggetti che la maestra ritrae sono realizzati con una pennellata leggera e fluida. Nell'atto della creazione artistica il mescolarsi di serenità e natura dona al pittore una sensazione piacevole ed esaltante.
Siamo inoltre felici di annunciare che, durante la giornata di domenica 22, l'artista sarà personalmente presente e sarà lieta di accompagnare i visitatori attraverso una mostra guidata.
In collaborazione con l'associazione Ochacaffè


Mostra fotografica di volti giapponesi di Miki Iwasaki
Volti di giapponesi ritratti nella loro quotidianità dalla fotografa Iwasaki: giovani ad un parco di divertimenti, anziani in campagna, studenti che escono dalla scuola, la folla nella città. Questi ritratti spontanei mostrano un Giappone dai vari aspetti, naturalee credibile, lontano dall'immagine che solitamente ne abbiamo in film e video che cercano invece di porre in luce le diversità di questo popolo che, in fondo, così diverso non è.
In collaborazione con l'associazione Ochacaffè


Manifesti originali della Toei, film del genere Jidaigeki, vintage
Per quanto riguarda il gruppo Toei, alle nostre latitudini sono conosciuti i suoi “vecchi” cartoni animati come “Mazinga Z” e “Candy Candy”, e recentemente “One Piece”, “Dragon Ball”, “Sailor Moon”, ecc. ma l’origine della creatività dello studio giapponese sta nei film storici giapponesi: jidaigeki.
La storia del jidaigeki comincia a Kyoto nel 1908 con la produzione del film “Honnoji gassen” (Battaglia al tempio di Honnoji) creato dal pionieristico regista Shozo Makino. Da allora Kyoto, la città che è stata la capitale del Giappone per oltre mille anni e che conserva ancor oggi numerosi beni culturali e tecniche speciali per creare costumi e oggetti tradizionali che sono indispensabili per produrre il jidaigeki, è considerata la capitale del jidaigeki.
In questa “casa” del jidaigeki si trova la base della produzione più tradizionale: la Toei Studios Kyoto, in questa sede sono stati formati stili tipici del jidaigeki come quello con la “chambara”(combattimento con le spade) ed è stato introdotto il “kanzen choaku” (concetto di giustizia ideale o incitamento alle virtù e punizione del vizio) che hanno ereditato poi i vari cartoni animati e serie televisive dei Super Sentai.
Insomma, la creatività è proprio la fonte delle opere del gruppo Toei. Questa volta si vorrebbe mostrare l’orgine della casa giapponese con alcuni poster delle prime opere del jidaigeki create dalla Toei Studios Kyoto.
In collaborazione con l'associazione Ochacaffè


Rodovetri originali dei più famosi cartoni animati giapponesi degli anni '80 – '90
L'animazione giapponese si colloca ormai da anni ai vertici mondiali per quanto riguarda qualità e quantità. Con l'avvento della tecnologia, l'intero processo di produzione si sposta sempre di più verso la digitalizzazione. Negli anni '80-'90, ciò era impensabile e tutte le animazioni dei cartoni animati venivano fatte a mano.
In questa mostra, il visitatore avrà modo di vedere con i propri occhi del materiale originale proveniente dalle più svariate serie di qualche decennio fa, e poter capire l'enorme mole di lavoro che anche un cartone animato possa avere, il tutto accompagnato da delle spiegazioni riguardanti sia il processo di creazione che anche l'anime stesso.
Ringraziamo Simone Caradonna per il materiale messo a disposizione e l'allestimento della mostra





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